Nucara a "Repubblica": la libertà dell'individuo vale quella dello Stato Intervista rilasciata da Francesco Nucara a "la Repubblica", a cura di Piero Colaprico, il 23 dicembre 2008. "Bisogna uscire dalle ideologie, che portano guai, per entrare nella libertà", è questa la reazione del segretario del Pri e deputato Francesco Nucara (gruppo misto) alla sentenza di Strasburgo sul caso Englaro. E aggiunge subito: "Il ministro Sacconi deve ritirare la sua circolare. Un governo non può arrogarsi il diritto di non rispettare le sentenze della Cassazione. A meno che il ministro voglia rappresentare il pensiero del Vaticano". Lei parlava di libertà: quale? "La libertà dell'individuo, che vale quanto quella dello Stato nel suo complesso. Questo è il pensiero liberale al quale dovremmo attenerci tutti. Personalmente non credo che si pone fine alla vita di questa povera ragazza, la vita non è questa. Ma se pure ho dei dubbi su che cosa sia o non sia la vita, non ho dubbi su che cosa sia la libertà, come quella di rifiutare le cure a oltranza. Se ho una sentenza favorevole, vuol dire che ho ragione io". Ma esiste un dialogo almeno sotterraneo tra deputati su questi temi? "Con i miei colleghi insisto, l'agenda dello Stato italiano non può essere dettata dalla Chiesa. In Italia i risultati migliori li abbiamo avuti dai cattolici che si comportavano da laici, come Alcide De Gasperi". I politici cattolici in questo caso come si comportano? "Usano due pesi e due misure, a seconda delle circostanze. Non posso non notare che alcuni sono molto rigidi per impedire che Eluana sia lasciata morire, mentre mi sembrano molto elastici su altri temi, come il divorzio, che pure per loro è un peccato grave". Silvio Berlusconi non sembra molto interessato alla vicenda. "Prima ha detto che non ne sapeva niente, poi ha detto che Sacconi è bravo. Vorrei fargli sapere che un governo che ostacola le sentenze della Cassazione rischia quanto meno di sembrare in stato confusionale". |